martedì 25 luglio 2017

Londra e Francia



DIARIO DELLE VACANZE 2010 



Era già da un anno che sognavo un viaggio in camper a Londra, e quest’anno siamo riusciti a realizzarlo, e visto che un altro sogno era andare a Mont St. Michel, in Francia, abbiamo abbinato le due destinazioni in un unico viaggio. Il periodo scelto è stato dal 10 al 27 giugno, le giornate sono molto lunghe e c’è meno traffico in giro. La preparazione del camper è stata minuziosa, tanto che avendo deciso di passare dalla Svizzera, una volta pronto, sono andato a pesarlo, risultato kg.3.460, ci stiamo, partiamo tranquilli.
Partenza da Vignola (MO), giovedì 10 giugno alle 08,30 direzione Chiasso. Come da prassi abbiamo acquistato la vignetta per le autostrade Svizzere all’ultima area di servizio Italiana e poi non senza un minimo di preoccupazione (la severità degli Svizzeri sui pesi è nota) abbiamo passato indenni la dogana, anzi non abbiamo subito nessun controllo. Quindi a velocità da vacanza abbiamo incominciato ad attraversare il Canton Ticino, che con il suo paesaggio ci ha cominciato ad emozionare. Siamo passati sul lago di Lugano e mano a mano che andavamo avanti, ovunque guardavamo si vedevano cascate d’acqua scorrere dai monti circostanti. Dopo aver sfiorato la punta estrema del Lago Maggiore, poco prima del traforo del San Gottardo, ci siamo fermati a pranzare. Area di servizio in autostrada, con parcheggio dedicato a Camper e Roulotte. Non avendo fatto il pieno alla partenza, sempre per i noti problemi di peso, decido di fare un po’ di nafta, anche se non avendo franchi svizzeri, pago con carta di credito e non comprendo il prezzo al litro, ma va bé siamo solo all’inizio della vacanza, i conti li farò alla fine. Ripartiamo ed affrontiamo il lungo traforo del San Gottardo, (non si paga) e l’accesso è cadenzato da un semaforo che  regola il traffico. Non abbiamo paura, ma vi garantisco che pur avendo messo il ricircolo interno dell’aria, dopo 9/10 km si comincia a guardare il tunnel con la speranza di uscire presto. Da buon camperista, nei viaggi mi accompagna il mio Tom Tom, fidato navigatore, ma con il tempo ho imparato a programmare il viaggio a casa dando al navigatore dei punti di riferimento in modo da costruire io il percorso. Quindi sul mio foglietto di carta il passaggio successivo prevedeva di  raggiungere la Francia ed uscire dall’autostrada a Mulhouse, passando da Luzern e Olten. Ci ha stupito molto il caldo che abbiamo trovato nell’ultimo tratto della Svizzera in corrispondenza di Basilea, ma pensando di andare a Londra abbiamo accettato di buon grado il sole come compagnia del nostro primo tratto di viaggio. Come previsto a Mulhouse ho lasciato l’autostrada e la tappa successiva è stata raggiungere Epinal. Le strade francesi sono molto scorrevoli e quindi cerco di risparmiare i soldi dell’autostrada e poi ci piace ammirare il paesaggio, i paesi passandoci e magari scoprire angoli di paradiso. Dopo un po’ la strada a sorpresa diventa a doppia corsia di marcia e quindi viaggiamo spediti verso Nancy, l’aggiriamo e passando da Toul, impostiamo l’ultima destinazione per il primo giorno di viaggio, St-Dizier, mentre la stanchezza e la fame cominciano a farsi sentire,  la strada è sempre a doppia corsia, il sole è ancora alto non c’è traffico e la voglia di arrivare presto a Londra mi spinge ad ignorare le insegne delle aree di sosta che cominciamo a trovare. Ormai sono le 20,30 i mugugni di moglie e figlio cominciano ad essere pressanti ho guidato per 850 Km ed all’ennesima indicazione di un’area di sosta, metto la freccia ed esco dalla superstrada. Dopo nemmeno un chilometro ci accoglie un piccolo paesino, Ligny-en-Barrios,(coordinate N 48.68827° - E 5.31958°) che ha un’accogliente area di sosta con 15 posti, bagni, carico e scarico, tutto senza spendere un euro. Qui circondati da camperisti francesi ceniamo e pernottiamo in assoluta tranquillità. Il mattino seguente ripartiamo con destinazione Calais. La vacanza è cominciata sotto una buona stella, infatti prendiamo l’autostrada a Reims, ma c’è sciopero dei casellanti e ringraziando i manifestanti all’uscita, arriviamo a Calais verso le 16,00. Parcheggiato agevolmente il camper mi reco alla biglietteria della compagnia P&O. Non fidandomi (sbagliando) delle prenotazioni fatte su internet (avrei risparmiato) e non volendomi vincolare ad un giorno preciso per il ritorno, faccio il biglietto di sola andata per Dover, camper di Mt.7,15 (ma la misura della lunghezza non me l’hanno chiesta) e tre adulti abbiamo speso €.166,00. Non pochi ma ci servirà da esperienza e alla prossima risparmieremo…
Nel giro di 45 minuti siamo imbarcati sul traghetto, camper in ultima posizione e quindi tranquillo di non subire ammaccature, la traversata dura circa 1 ora e 30 e quando cominciamo a vedere le bianche scogliere di Dover, cominciamo a metterci in testa tutti i vocaboli della lingua inglese che conosciamo. Sbarchiamo alle ore 18,00 italiane, ma grazie al fuso orario, in Inghilterra sono un’ora indietro, in realtà sono le ore 17,00 e quindi comincia l’avventura inglese con guida a sinistra. Avevo però letto che l’unica difficoltà è non sbagliare la prima rotonda, ma il navigatore mi avverte della guida a sinistra e le indicazioni sono così evidenti che non si può sbagliare e poi dalla prima rotonda in poi la strada è subito a doppia corsia e poi addirittura in autostrada a tripla corsia che non ho nessun problema nella guida. La nostra destinazione è il campeggio di ABBEY WOOD del gruppo Caravan Club, che si trova in Federation Road vicino a Greenwich (coordinate N 51.18046° - W 1.82781°). Con poche difficoltà arriviamo in campeggio, che non è molto segnalato però è un angolo di paradiso immerso nel verde nel quartiere di Abbey Wood, e veniamo accolti oltre che dall’addetto alla reception da scoiattolini che tranquillamente scorazzano per il campeggio. Dopo aver pagato in anticipo il periodo di permanenza (da sabato a sabato 209 sterline), ci piazziamo nella nostra piazzola. Presi dalla mania di posizionare le lancette degli orologi in corrispondenza dell’orario di Londra, ne abbiamo messo uno avanti di un’ora, uno indietro di un’ora e un altro l’abbiamo lasciato così com’era. Risultato, dopo dieci minuti avevamo perso la cognizione del tempo e non sapevamo più che ora fosse, tanto che mio figlio,16 anni, sfoggiando tutto il suo inglese scolastico/internauta è andato alla reception per verificare che ora fosse. Siamo scoppiati a ridere e ci siamo dati un po’ degli stupidi, ma dopo due giorni di viaggio era comprensibile anche un po’ di stanchezza. Dopo un giro di perlustrazione in campeggio, prima di cenare, abbiamo avuto anche il tempo di recarci a piedi alla vicina stazione dei treni (Southeastern metro)di Abbey Wood, e ci siamo informati su come dal giorno dopo avremmo potuto raggiungere il centro di Londra. Dalla stazione si arriva in centro in circa 35/40 minuti, ed i treni passano frequentemente. A seconda del programma giornaliero le stazioni di arrivo da cui partire per visitare la città, sono state: Charring Cross, Cannon Street e London Bridge. Per noi due adulti abbiamo fatto la Travel cards, valdida per sei giorni, nelle zone da 1 a 4, per treni, metropolitana (che a Londra si chiama Tube) e bus, spendendo 73,60 sterline, mentre per mio figlio che compiva 16 anni il primo luglio, il biglietto con le stesse possibilità di mobilità ci è costato due sterline al giorno. Tornati al campeggio abbiamo cenato e la stanchezza ci ha fatto addormentare alle 22,30.
Non vi sto a dettagliare cosa abbiamo visto, perché chiunque intende andare a Londra, avrà sicuramente preventivamente acquistato un libro e scaricato da internet l’elenco dei monumenti o musei da visitare, vi posso però dire che Londra ci è piaciuta molto e che abbiamo trovato molto simpatici anche i Londinesi.

La città ci è sembrata molto curata e pulita ed i mezzi di trasporto efficienti e puntuali. In famiglia però a mia moglie è piaciuta di più Parigi, mentre io ho apprezzato la convivenza a Londra di antichi monumenti con ponti e palazzi modernissimi. Due esempi: ammirare la St. Paul’s Cathedral dall’altra parte del Tamigi attraverso il Millennium Bridge, ponte esclusivamente pedonale ma con caratteristiche architettoniche futuristiche,

oppure ammirare il Big Ben e l’abbazia di Westminster dalla London Eye, ruota panoramica sulle rive del Tamigi.
Ci siamo concessi anche una giornata di escursione fuori Londra, usando il camper come mezzo di trasporto, visitando il sito archeologico di Stonehenge (lasciando il camper nel parcheggio assieme ad auto e bus) e la cattedrale di Salisbury (lasciando il camper in uno dei parcheggi per auto a pagamento),un pomeriggio a Greenwich, mentre il giorno della partenza, sabato 19 giugno, prima di imbarcarci a Dover (prezzo traghetto 102,50 sterline), abbiamo visitato anche la cittadina di Canterbury ed annessa cattedrale, dove per sostare abbiamo usufruito del parcheggio per camper che si trova annesso a quello dei bus turistici. Anche qui ci ha stupito poter pagare la sosta ad una macchinetta automatica con la carta di credito, in quanto non avevamo moneta, 5 sterline per tutta la giornata. Un po’ stanchi, con negli occhi Londra e le sue bellezze, ci apprestavamo a lasciare l’Inghilterra per proseguire in Francia verso mete, che oggi possiamo dire hanno conquistato a loro volta i nostri cuori.
La nuova destinazione è Mont St. Michel, ma prima vogliamo visitare i luoghi dello sbarco in Normandia della seconda guerra mondiale, il cimitero Americano e la famosa spiaggia dello sbarco, Omaha Beach. Sbarcati dal traghetto a Calais, quando ormai erano le 18,00 (fuso orario sfavorevole, un’ora avanti), dopo circa due ore di viaggio tra superstrada e autostrada, ci siamo fermati in un’area di servizio autostradale, che indicava la possibilità di sosta per camper. Qui abbiamo cenato e dormito tranquillamente, anche perché in compagnia di altri camper. Domenica abbiamo proseguito il viaggio verso la Normandia. A Le Havre abbiamo ammirato ed attraversato (prezzo €.5,00) il “Pont de Normandie”, meraviglioso e avveniristico ponte sulla Senna, e quindi siamo giunti nella cittadina di Arromanches-les-Bains, dove abbiamo visitato il Museo dello Sbarco. In questa cittadina ci sono  un campeggio municipale ed un’area di sosta, mentre noi abbiamo sostato in un parcheggio per auto, perché dopo la visita al museo siamo ripartiti per St-Laurent-S. Mer, dove c’è il cimitero  Americano (si parcheggia gratuitamente all’interno). Devo dire che questa visita ci ha lasciato un po’ di tristezza, perché il percorso di visita prevede il passaggio attraverso un museo fatto di immagini e di racconti delle vite dei soldati americani morti in guerra, per finire poi in mezzo a 9.000 croci bianche che dominano la spiaggia dello sbarco.


Con le lacrime agli occhi decidiamo, visto la distanza non proibitiva, di partire per Mont St. Michel. Passiamo per St-Lo e quindi proseguendo prendiamo una superstrada che in meno di due ore ci porta a destinazione.  A Mont St. Michel c’è un parcheggio per camper proprio in prossimità delle mura al costo di €.10,00 a notte, senza possibilità di elettricità e carico/scarico, ma per questo un paio di chilometri prima ci sono due campeggi che alla modica cifra di €.2,90, offrono la possibilità di scarico acque chiare e nere e di caricare 100 litri d’acqua, inoltre nelle vicinanze ci sono negozi per i generi alimentari. Purtroppo nel mese di Giugno le maree non sono alte e quindi non siamo riusciti a vedere il santuario diventare un’isola, ma comunque abbiamo capito come funziona, perché abbiamo assistito all’arrivo dell’acqua e nonostante questo siamo rimasti affascinati anche dal sole che alle spalle del santuario muore nel mare, rendendo il tutto molto affascinante. Dopo due giorni di permanenza, abbiamo deciso di andare a visitare la cittadina di St-Malo, (unica nota negativa del viaggio),dove dopo aver fatto provviste ad un supermercato della catena Carrefour, abbiamo in vano cercato un parcheggio per il camper, in quanto il parcheggio segnalato dove lasciare il camper e raggiungere il centro con il bus era chiuso e St-Malo è l’unica città francese di quelle visitate degna delle nostre peggiori città ostili ad i camper, i parcheggi delle auto hanno le sbarre a 2 metri e i divieti per i camper sono in tutti gli angoli. Quindi a malincuore (in verità mio figlio era l’unico felice di tornare dai suoi amici) cominciamo il viaggio di ritorno, che ho programmato con cartina e navigatore quando eravamo fermi a Mont St. Michel. Anche in questo caso ho accuratamente evitato le autostrade, tranne un piccolo pezzo, dove dalla cartina la strada normale si faceva tortuosa. Partiti da St. Malo ci siamo diretti verso Rennes (strada n.137), poi Le Mans e Orleans(strada n.157) sempre su strada normale a volte a  doppia corsia non a pagamento. Abbiamo proseguito per Troyes passando da Montargis e Sens, (strada n.60). A Troyes abbiamo preso l’autostrada, dove in un’area di servizio abbiamo cenato e dormito. La mattina seguente, mercoledì 23 giugno siamo ripartiti lasciando l’autostrada a Langres, proseguendo verso Belfort (strada n.19), ma prima di giungere a Mulhouse, abbiamo deciso di deviare per visitare la città di Colmar. Deliziosa cittadina Alsaziana, che dispone di alcuni parcheggi a pagamento per camper, (9 € per le 24 ore) non molto confortevoli perché su strada ad alta frequentazione. Comunque abbiamo visitato questa magnifica cittadina e ci siamo rimasti a dormire, qui di inverno ci sono i tipici mercatini di natale. Giovedì 24 giugno ripartiamo per tornare a casa e da Mulhouse rifacciamo il percorso inverso dell’andata,passando dalla Svizzera, Olten, Luzern, San Gottardo,Chiasso e finalmente casa, Vignola (MO).
In tutto abbiamo fatto 4.047 km. e siamo tornati a casa con molti posti che rimarranno nei nostri cuori per molto tempo, …… almeno fino al prossimo viaggio.
Annotazioni di viaggio: in Francia conviene fare gasolio nei distributori self service a pagamento con carta di credito, si risparmia notevolmente. Un saluto particolare ad una famiglia di camperisti conosciuti in campeggio con i quali abbiamo condiviso qualche giorno di vacanza, il capo famiglia si chiama Giovanni e venivano da Castelfranco Veneto. 
Camper: Autoroller garage p
Km. 4047  media consumo 9,7 l/100 km, spesa gasolio €.480,00
Spesa campeggio Londra 7 gg £.209,60 = €.250,00
Spesa area sosta Mont St. Michel €.10,00
Spesa autostrada Francia €.20,00 (andata sciopero, ritorno quasi tutta strade statali)
Componenti viaggio 3, Spesa totale vacanza: €.1.250,00



sabato 22 luglio 2017

UN WEEK END AL LAGO DI COMO


Ed eccomi ancora qui, a raccontarvi di un week end sul Lago di Como. Il camper ti da la fortuna di non dover prenotare ma al tempo stesso ti mette sempre davanti a delle scelte. Mare, montagna, lago o città. E' sempre un bel dilemma, che però ti permette di fantasticare sulle mete e di cominciare il viaggio ancora prima di mettere in moto il camper.
Così è stato anche questa volta. E' luglio, nel pieno delle partenze per le ferie e nel week end le autostrade sono affollate, quindi scartate le mete per il mare, restavano montagna o laghi. Il lago di garda ed il trentino offrono sicuramente una varietà di scelte, ma il rischio di restare in fila è alto ed allora perché non fare qualche km in più e raggiungere il lago di Como. Il venerdì sera mentre tutti scendono verso il mare, noi saliamo verso nord e domenica sera, mentre tutti tornano a casa verso nord, noi scendiamo verso sud. E così è stato, ed anche con un pò di fortuna, ci abbiamo preso, non abbiamo fatto un chilometro di fila. 
E' venerdì 14 luglio, tornati a casa dal lavoro, caricato lo scooter e le ultime vettovaglie, siamo pronti per partire, sono le 19,30, si parte. Ci dirigiamo verso il Lago di Como, l'area sosta scelta è quella di Tavernola, a pochi chilometri da Como, vicinissima a Cernobbio e comoda come base di partenza per il nostro programma. L'area sosta ha 10 posti, molto ben costruita, piazzole delimitate singolarmente e sfalzate a terrazzo, in modo da avere ogni camper il proprio spazio. Qui troviamo carico e scarico molto funzionale e pulito. L'area si trova in via Brennero 7 - Como - Fraz. Tavernola.  coordinate:
N 45.83506, E 9.06078 - La tariffa è di 0.50/h per la sosta- carico acqua €.1.50/100 litri -scarico €2.50 - corrente €.1/kw.

Eccoci presso l'area sosta di Tavernola

A volte ci vuole fortuna nella vita, anche per le piccole cose. Arrivati all'area sosta verso le 23,00, troviamo l'ultima piazzola libera, entriamo dopo aver preso il biglietto e ci sistemiamo facilmente nella piazzola. Facciamo subito un giro per capire meglio la situazione, leggiamo il regolamento e notiamo che la maggior parte dei camper in sosta è straniera, quindi non mi stupisco del silenzio e della tranquillità che troviamo. Mentre stiamo per rientrare, sentiamo dei botti, ci giriamo e dal lago o meglio in qualche paesino sul lago ci sono i fuochi d'artificio. Ma non credevamo in un'accoglienza così, qui addirittura ci aspettavano per farci la festa......😊
Passiamo la notte dormendo tranquillamente e non soffrendo il caldo, il vicino lago mitiga l'aria.

La posizione dell'area
Avendo dormito bene, la sveglia suona abbastanza presto e dopo aver fatto colazione, montiamo in scooter e partiamo. Faremo tutta la parte del lago che da Como finisce all'incrocio di due valli, la Valtellina e la Val Chiavenna. Abbiamo come obbiettivo di pranzare presso l'azienda Robustellini, che produce la famosa bresaola ed ha uno spaccio ed una tavola calda. Sono circa 60 km, pochi ma abbiamo delle tappe intermedie programmate, Villa Carlotta a Tremezzo è una di queste, ma poi ci siamo resi conto che dopo ogni curva ed ad ogni paesino, valeva la pena fermarsi, per ammirare panorami fiabeschi. Passiamo Cernobbio, senza fermarci, perchè la visiteremo il giorno dopo, in compagnia di amici del gruppo, Monica e Massimiliano e Morgan Cattaneo con le rispettive famiglia. Dopo qualche sosta qua e la per scattare delle foto, giungiamo ad Argegno, dove ci fermiamo a scattare qualche foto del lago ed a fare colazione, seduti su un terrazzino proprio sul lago. Caffè e cornetto, mentre il sole comincia a scaldarci.
Argegno vista lago
Dopo una piccola passeggiata per il paesino, che ci regala scorci bellissimi, rimontiamo in sella allo scooter e ci dirigiamo verso Tremezzina, dove ha sede Villa Carlotta. Una splendida villa,che ci accoglie con il suo splendido parco botanico e le sue sale, ricche di capolavori d'arte. Il biglietto per entrare costa 10 euro a persona, ma ne vale veramente la pena, perchè oltre alle bellezze del parco, possiamo godere di panorami sul lago molto belli. Eccovi un accenno della storia di Villa Carlotta:

Villa Carlotta è un luogo di rara bellezza: qui capolavori della natura e dell'ingegno umano convivono armoniosamente in 70.000 mq tra giardini e strutture museali.
In una conca naturale, tra lago e montagne, il marchese Giorgio Clerici fece edificare alla fine del 1600 una splendida dimora, imponente ma sobria, circondata da un giardino all'italiana, di fronte ad uno scenario mozzafiato sulle dolomitiche Grigne e Bellagio.
Con Gian Battista Sommariva, il successivo proprietario, la villa toccò il sommo dello splendore, arricchendosi di opere d'arte e divenendo meta irrinunciabile per una visita sul lago di Como. Sommariva, che acquisì la proprietà agli inizi dell'Ottocento, volle che parte del giardino fosse trasformato in uno straordinario parco romantico e che la villa venisse impreziosita con capolavori di Canova, Thorvaldsen e Hayez.
Il parco di villa Carlotta è celeberrimo per la stupefacente fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee in oltre 150 varietà. Tuttavia ogni periodo dell'anno è adatto per una visita: antichi esemplari di camelie, cedri e sequoie secolari, platani immensi e essenze esotiche si propongono ai visitatori in un alternarsi di ambientazioni create nei secoli dagli architetti dei giardini.










La visita è talmente affascinante che solo all'uscita ci rendiamo conto dell'orario e che ormai è ora di pranzo. Rimontiamo in sella allo scooter e ci dirigiamo verso la fine del lago, anzi oltre il lago, raggiungiamo il paese di Nuova Olonio e ci fermiamo presso l'azienda Robustellini S.R.L. dove consumiamo un bel tagliere di salumi veramente squisito, con l'immancabile bresaola, prodotta da loro.









GUSTOSO TAGLIERE DI SALUMI











Dopo il caffè, ci concediamo qualche minuto di relax, prima di ripartire e fare il percorso inverso che ci riporterà al camper. Attraversiamo tanti paesini, alcuni ci colpiscono particolarmente, Domaso e Dongo, ma ci fermiamo a Menaggio, e sul lungo lago su un bel prato verde, all'ombra degli alberi, ci concediamo un pò di riposo, prima di tornare al camper. La giornata è stata bellissima e piena di cose viste, non basta una giornata, sono tante le cose lasciate indietro, e come spesso capita, ci ripromettiamo di tornare. Consumiamo la cena, guardando un pò di tv e poi ci rilassiamo seduti davanti al camper, si sta bene, non c'è caldo e mentre scende la penombra, si illuminano le case sul lago e sulla montagna di fronte all'area sosta. E' ora di andare a dormire, domani ci aspetta un'altra giornata intensa.

La vista dal camper
Domenica 16 Luglio, oggi abbiamo un appuntamento con amici del gruppo a Cernobbio per un aperitivo, che altro non è che una scusa per passare qualche ora assieme. L'appuntamento è alle 11 ma non possiamo farci sfuggire l'occasione per visitare Como. Ci siamo già stati tre anni fa, al ritorno dal viaggio in Danimarca, però fù una visita molto fugace, come purtroppo sarà anche questa. In scooter la città si raggiunge in 10 minuti. A Como esiste anche la possibilità di sostare nell'area parcheggio Ippocastano Via Aldo Moro 44, dove ci sono poche piazzole per camper, dotate anche di allaccio corrente. Il tempo passa veloce ed è ormai tempo di andare a Cernobbio, dove abbiamo l'appuntamento.





Ed allora eccoci a Cernobbio, aspettiamo Morgan Cattaneo e Max e le rispettive famiglie. Morgan è un amico ormai da tempo, ci siamo incontrati già altre volte, mentre Max o Monica e Massimiliano, come da profilo FB, li incontriamo per la prima volta, ma come dire, ci conosciamo bene perchè abbiamo avuto diverse occasioni per sentirci telefonicamente. Max è momentaneamente senza camper, venduto non molti mesi fa, ma è rimasto nel gruppo Libera-Mente in Camper, perchè lo trova interessante, tanto che ci ha regalato un pò di magliette con il logo del gruppo.

Le donne

Gli uomini
ECCOCI QUI DIVISI TRA DONNE E UOMINI. 😂






















Consumiamo un bell'aperitivo, raccontandoci un po di noi, di viaggi, di vacanze e poi visto che si sta bene tutti assieme, ci spostiamo al ristorante, dove pranziamo. Anche questa volta posso confermare che dietro a profili FB, si nascondono delle belle persone, bisogna solo cercare, si trovano. Una bella giornata, passata in compagnia e con le lancette dell'orologio che corrono troppo veloci. Giungiamo purtroppo ai saluti, ma con la certezza di rivederci quanto prima. Grazie amici per le belle ore passate assieme.
ECCOCI TUTTI ASSIEME SORRIDENTI E FELICI

Con un pò di malinconia, torniamo al camper, ci rilassiamo un'oretta e poi ripartiamo direzione casa. E' stato un bel week end, abbiamo visitato bellissimi posti, il tempo è stato dalla nostra parte ed abbiamo visto amici simpatici e cari.

Alla prossima, con un'altro racconto.

giovedì 13 luglio 2017

CONTINUIAMO A SCOPRIRE IL CAMPER: IL SEMINTEGRALE ED IL MOTORHOME



IL CAMPER SEMINTEGRALE

Questo tipo di camper, detto anche profilato, è simile al mansardato, ma privo della mansarda stessa ed è raccordato alla cabina in modo da ottenere una maggiore aerodinamicità. Ai tipici mansardati, con il profilo molto basso, da qualche anno ha fatto la comparsa il letto basculante, che è un compromesso, tra il camper mansardato ed il semintegrale. In pratica, le aziende produttrici, hanno rialzato il cupolino sulla cabina, sistemando un letto, detto basculante, perché sale e scende, in modo da avere un letto sempre pronto e senza la mansarda, che come abbiamo detto nel precedente post, incide sui consumi e rende la guida più impegnativa. Le piante dei semintegrali sono simili a quelle dei mansardati, ma hanno la caratteristica di avere la dinette, con un solo divanetto, fronte marcia, a volte uno laterale ed i sedili della cabina che si girano, in questo caso si dice semi-dinette. Anche i camper semintegrali hanno tutto ciò che ho descritto sui camper mansardati, cucina, bagno, doccia, frigorifero e riscaldamento.





IL MOTORHOME

Come potete vedere dalla foto, il Motorhome è un tipo di camper più lussuoso e costoso dato che l'intera struttura è costruita e disegnata exnovo utilizzando solo la parte motoristica (telaio scudato) del mezzo da cui proviene. Anche la parte destinata ad ospitare il guidatore durante la marcia diventa parte integrante dell'ambiente vivibile durante le soste. A prima vista può sembrare un mezzo molto imponente e difficile da guidare, ma una volta presa la mano e fatto l'occhio agli ingombri, l'interno si fa apprezzare per spazio e luce. Essendo un camper di categoria superiore, anche i materiali di costruzione e le suppellettili, rendono il Motorhome, il sogno di molti camperisti.


Nel prossimo post, vi parlerò dei Van, una categoria di camper, ricavato da un furgone e che sta conquistando consensi, sempre più evidenti, grazie alla facilità di guida ed al risparmio nei consumi.



mercoledì 12 luglio 2017

OGGI PARLIAMO DELLE VARIE TIPOLOGIE DI CAMPER







Che cos'è un Camper? Abbiamo visto come lo cataloga il codice della strada, ma in poche parole e nel linguaggio comune, il camper è un autoveicolo che viene  anche chiamato volgarmente: casa viaggiante o casa su ruote. Casa perchè ci sono tutte le comodità di una casa. Cucina, frigorifero, riscaldamento, letti, bagno, doccia. Ci sono serbatoi per l'acqua e per il recupero delle acque usate per lavare i piatti o per la doccia, dette grige e la cassetta per le acque nere, quelle utilizzate per il wc. Quindi, ricapitolando, il camper ti da la possibilità di essere autonomo e di spostarti in varie località, dal mare alla montagna, nel pieno rispetto della natura e dei luoghi che si visitano. Naturalmente ci sono delle regole da rispettare, soprattutto per il rilascio delle acque grige e nere, che vanno rilasciate in spazi appositamente costruiti per tale scopo.
Cominciamo però, a scoprire le varie tipologie di camper.Le tre tipologie classiche di camper sul mercato sono:

  1. MANSARDATO
  2. SEMINTEGRALE
  3. MOTORHOME
Negli ultimi anni, hanno preso sempre più spazio i VAN o CAMPER PURI.

MANSARDATI




Detto anche motocaravan, è un veicolo ricreazionale a motore ottenuto dall'applicazione di un abitacolo prefabbricato, generalmente a pannelli sandwiche, provvisto di mansarda, su un autotelaio cabinato prodotto di serie. Le disposizioni interne possono essere varie, ma la caratteristica principale del MANSARDATO, è di avere un letto matrimoniale sulla cabina di guida. E' una disposizione, che permette di avere un letto con due posti, sempre pronto all'uso. 



Oggi le dimensioni sono diventate veramente generose e grazie ai finestrini, generalmente due, ed all'oblò, viene assicurata una buona areazione, mentre ormai anche i modelli più economici, hanno la canalizzazione dell'aria calda, anche in mansarda, per assicurare una temperatura accettabile, anche d'inverno. Naturalmente la mansarda è accessibile, tramite una scaletta, che viene posizionata al momento di accedervi e posizionata sul letto, quando non viene utilizzata la mansarda o in viaggio. Mentre la mansarda assicura più spazio all'interno del camper, avendo a disposizione sulla cabina di guida un bel letto matrimoniale, penalizza però i consumi e rende la guida più impegnativa. Le disposizioni del camper mansardato, possono prevedere un altro letto matrimoniale in coda posizionato in maniera trasversale, con garage sottostante,, oppure due letti a castello sempre in coda oppure ancora un letto centrale in coda detto stile nautico o ancora un letto matrimoniale basso, posizionato nell'angolo in fondo al camper, detto "alla francese" e negli ultimi tempi, possiamo trovare anche due letti singoli, posizionati parallelamente che possono anche essere uniti per formare un letto matrimoniale dalle misure molto generose.. La parte del camper, dedicata al pranzo ed ai momenti di convivialità, si chiama dinette, ed è composta da un tavolo ed uno o due divanetti. Alcune disposizioni, prevedono un solo divanetto a due posti, il tavolo ed i due sedili della cabina, che si girano verso il tavolo. Ecco un paio di disposizioni di camper mansardati.







Continueremo la nostra la nostra scoperta del camper parlando dei semintegrali.

Cominciamo a conoscere il camper

Cominciamo da cosa dice il codice della strada relativamente ai Camper.

Art. 185. Circolazione e sosta delle autocaravan.
"Nuovo codice della strada", decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni.

TITOLO V - NORME DI COMPORTAMENTO

Art. 185. Circolazione e sosta delle autocaravan.

1. I veicoli di cui all'art. 54, comma 1, lettera m), ai fini della circolazione stradale in genere ed agli effetti dei divieti e limitazioni previsti negli articoli 6 e 7, sono soggetti alla stessa disciplina prevista per gli altri veicoli.

2. La sosta delle autocaravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio, attendamento e simili se l'autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l'ingombro proprio dell'autoveicolo medesimo.

3. Nel caso di sosta o parcheggio a pagamento, alle autocaravan si applicano tariffe maggiorate del 50% rispetto a quelle praticate per le autovetture in analoghi parcheggi della zona.

4. È vietato lo scarico dei residui organici e delle acque chiare e luride su strade ed aree pubbliche al di fuori di appositi impianti di smaltimento igienico-sanitario.

5. Il divieto di cui al comma 4 è esteso anche agli altri autoveicoli dotati di appositi impianti interni di raccolta.

6. Chiunque viola le disposizioni dei commi 4 e 5 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335.

7. Nel regolamento sono stabiliti i criteri per la realizzazione, lungo le strade e autostrade, nelle aree attrezzate riservate alla sosta e al parcheggio delle autocaravan e nei campeggi, di impianti igienico-sanitari atti ad accogliere i residui organici e le acque chiare e luride, raccolti negli appositi impianti interni di detti veicoli, le tariffe per l'uso degli impianti igienico-sanitari, nonché i criteri per l'istituzione da parte dei comuni di analoghe aree attrezzate nell'ambito dei rispettivi territori e l'apposito segnale stradale col quale deve essere indicato ogni impianto.

8. Con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell'ambiente, sono determinate le caratteristiche dei liquidi e delle sostanze chimiche impiegati nel trattamento dei residui organici e delle acque chiare e luride fatti defluire negli impianti igienico-sanitari di cui al comma 4.