mercoledì 8 marzo 2017

Il viaggio: capo nord 3^ parte








DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE

QUINTA PARTE


MARTEDI’ 1 GIUGNO  HARNOSAND – JAVRE - ROVANIEMI 
KM. 722


Oggi ci aspetta una buona tappa di molti chilometri, ma ieri è stata una giornata stupenda e siamo pronti per arrivare da Babbo Natale. Per fortuna il tempo è ancora bello, c’è il sole e la temperatura è ideale. Con un po’ di nostalgia, giriamo la chiave e ripartiamo. La strada per ora è sempre la stessa, molto scorrevole ed il paesaggio si snoda tra mare e distese di alberi. Verso le ore 12,30, arriviamo a Javre, Abbiamo il riferimento di un’area sosta e non facciamo fatica a trovarla. Anche questo è un angolo molto carino. Troviamo dei parcheggi sul mare, con bagni, carico e scarico e persino un faro, che naturalmente immortaliamo nelle nostre foto. Come ormai capita sempre, non siamo soli, ci sono altri camper. Ci parcheggiamo, facciamo un giro delle foto e pranziamo. Ci aspetta il passaggio dal confine della Svezia a quello della Finlandia, con il conseguente passaggio all’Euro come moneta ed allo spostamento in avanti di un’ora sull’orologio. Poco prima di giungere al confine tra Svezia e Finlandia, troviamo in un’area di servizio un cartello che ci indica la distanza dal confine e da Capo Nord.
Non possiamo non fermarci e scattare delle foto. Ripartiamo e dopo poco, eccoci al confine, i cartelli ci dicono chiaramente che lasciamo la Svezia per entrare in Finlandia. Il paesaggio cambia un pò, perché qui troviamo distese infinite di alberi e strade diritte fatte di saliscendi. E’ ancora giorno, approfittiamo di avere l’euro come moneta e facciamo 50 euro di nafta ad un distributore. Siamo per arrivare a Rovaniemi, al Circolo Polare Artico. Da qui in poi non farà più buio. Il parcheggio del villaggio di Babbo Natale, non è affollato, ci saranno una decina di Camper. Arriviamo verso le 19,30 e naturalmente, posizionato il camper, ci facciamo un giro di perlustrazione. Non fa freddo, scattiamo delle foto, cerchiamo di capire che cosa ci aspetta l’indomani e torniamo al camper per cenare.Ceniamo e siccome siamo curiosi di passeggiare di notte ma con il sole, usciamo e ci facciamo una lunga passeggiata, ma nonostante la notte non scenda, è arrivata l’ora di andare a dormire. C’è silenzio attorno a noi e si dorme tranquilli, anche se sentiamo qualche goccia di pioggia.









MERCOLEDI’ 2 GIUGNO  ROVANIEMI – VILLAGGIO DI BABBO NATALE E.......VERSO CAPO NORD

Ci svegliamo riposati. Oggi il programma è di fare un giro tra i negozi ed incontrare Babbo Natale. Non abbiamo dubbi, sarà anche una cosa da bambini, ma abbiamo fatto fin’ora 3.500 km e non vogliamo perderci questa occasione. E poi lo abbiamo sentito raccontare dagli altri ed ora tocca a noi. Siamo noi lì con Babbo Natale.  Non rinunciamo alla foto, costo 30 euro, ma rinunciamo al video, un giro veloce tra i souvenir e le foto sul famoso parallelo del Circolo polare Artico.

Siamo pronti per partire, oggi vogliamo avvicinarci il più possibile a Capo Nord, in modo da arrivarci l’indomani mattina. Partiamo con questo programma, proseguendo spediti. La strada è ancora scorrevole e si riescono a fare tanti chilometri. Ci fermiamo all’incirca poco prima di arrivare a Inari. Sono le 14 circa, troviamo un’area di servizio e ci fermiamo per pranzare. Abbiamo fatto molti chilometri e stiamo valutando di accelerare per arrivare a Capo Nord in serata, perché le previsioni non sono buone. Man mano ci avvicineremo alla grande meta, il tempo è dato in peggioramento. Ripartiamo con molti dubbi, decideremo strada facendo, in base al tempo, ai chilometri che mancheranno ed alla stanchezza, ma…….comincia a salire l’adrenalina perché la meta di Capo Nord si avvicina e sarà difficile andare a dormire e rinviare l’arrivo a Capo Nord. Ma…..questo non posso raccontarvelo così velocemente, ho bisogno di più tempo. Vi lascio con il dubbio, saremo arrivati a Capo Nord o ci saremo fermati a dormire…..

martedì 7 marzo 2017

Costa azzurra

ST. MAXIME – PORT GRIMAUD – SAINT TROPEZ               23 – 25 APRILE 2016





Dopo aver scrutato per giorni le previsioni del tempo, decidiamo di partire alla volta di Saint Tropez, dove ci sembra che la pioggia non arriverà. Visto i pochi giorni a disposizione, decidiamo di partire non appena a casa dal lavoro, il 22 aprile alle ore 18,30, tutto è pronto e si parte. Naturalmente la settimana che precede la partenza, per quanto possibile, il camper è stato preparato e mancavano solo le ultime cose e da riempire il frigorifero. Come prima destinazione, non abbiamo una meta precisa, ma sarà lo stomaco con i suoi lamenti a dirci quando è ora di fermarci. Per fortuna non c’è traffico verso Milano, anzi vediamo che le corsie dell’autostrada dalla parte opposta verso sud, sono già intasate di macchine e camper e ci riteniamo fortunati. Verso le ore 20,15 ci fermiamo all’Autogrill di Stradella Nord, circa 40 km dopo Piacenza, acquistiamo 3 camogli che mangiamo sul camper. Abitualmente abbiamo tutto con noi, quindi difficilmente acquistiamo in autogrill, visto i prezzi, ma essendo in viaggio e volendo arrivare a dormire il più vicino possibile alla destinazione, optiamo per una cenetta veloce. Dopo un paio di ore di guida, verso le 23,00 decido di fermarmi in un’area di servizio, dove ci sono altri camper, e di dormire un po’. La notte trascorre tranquilla e verso le 5,00 sveglia e si riparte. Si fanno un altro paio di ore di guida e poi ci si ferma ormai in Francia, dopo Menton a fare colazione. Il tempo tutto sommato è discreto, ci stiamo lasciando dei grossi nuvoloni neri, ma davanti a noi, all’orizzonte si intravede il colore azzurro del cielo ma anche l’azzurro del mare della Costa Azzurra.
Le autostrade francesi sono molto care, ma visto che non abbiamo molti giorni, proseguiamo spediti verso l’obbiettivo e per una volta, regaleremo ai francesi qualche euro e comunque altre volta quando abbiamo fatto la costa azzurra per strade statali, non sempre sono state molto agevoli. Non troviamo traffico ed alle ore 9,00 arriviamo a destinazione. Il campeggio è il “ DES MURES”, è posizionato nel golfo di Saint Tropez, tra le città di St. Maxime e Port Grimaud. (Port Grimaud 83310 route du Littoral, 2721 – GPS N43°17’2” E6°35’30”). Sul navigatore mettere come destinazione Port Grimaud e dopo essere usciti dall’autostrada A8 ( uscita di Le Muy seguire Sainte Maxime-St Tropez), si scende giù verso il mare, si attraversa la città di St Maxime e dopo circa 6 km di strada che costeggia il mare, direzione Port Grimaud, appaiono le bandiere ed il cartello del campeggio. Naturalmente vista la zona, le tariffe del campeggio sono allineate ai prezzi di tutte le altre cose in zona, ma noi ormai da 10 anni, acquistiamo la tessera Acsi ed in bassa stagione abbiamo prezzi prestabiliti, abbastanza favorevoli. Infatti paghiamo 19 euro al giorno più l’immancabile tassa di soggiorno di 0,60 euro a testa, totale per due notti 40,40 euro, con piazzola quasi sul mare, corrente, docce calde gratis, carico e scarico. Dopo aver sistemato il camper sui cunei, attaccato la corrente, scaricato le biciclette e dato una sbirciatina al mare, decidiamo di andare subito in esplorazione e visto che davanti al campeggio, c’è una invitante pista ciclabile, decidiamo di percorrerla in direzione Port Grimaud. Non abbiamo informazioni su questo luogo, quindi per noi è una piacevolissima scoperta. Un paesino dove si accede solo in barca, a piedi o in bicicletta (tranne qualche macchina di chi risiede o lavora). Siamo felicemente sorpresi dalla bellezza di questo posto, con stradine e ponticelli che si intrecciano con i canali che dal mare arrivano a lambire case e negozi, e dalle casette colorate che si affacciano sui canali. La percorriamo in lungo ed in largo a piedi, scattando un bel po’ di foto, e facendoci rapire dai negozietti che espongono souvenir colorati e profumati ( la vicinanza della Provance con fiori e saponette alla lavanda si fa sentire). Siamo già molto soddisfatti del luogo scelto per questo giro di pochi giorni, anche perché, seppure c’è un’arietta frescolina, il sole non ci abbandona mai e per domani le previsioni continuano a prevedere sole. Giriamo e rigiriamo per le stradine di Port Grimaud (per chi vuole si possono affittare piccole imbarcazioni guidabili senza patente) e verso le 12,30, decidiamo di tornare al camper. Possiamo pranzare, guardando la tv e prepararci per la gita pomeridiana, sempre in bicicletta a St. Maxime. La posizione del campeggio è veramente perfetta, quindi alle 14,30, partenza per la parte opposta a Port Grimaud e sempre usufruendo della pista ciclabile in mezz’oretta arriviamo a St Maxime. Parcheggiamo le biciclette e partiamo alla scoperta di questa cittadina. All’inizio pensiamo che ci sia da vedere tutto e solo lungo la strada che costeggia il mare. C’è il porto ed un parco, ma niente più, poi ci addentriamo verso l’interno e qui scopriamo i vicoli animati dai turisti, pieni di negozietti caratteristici. Un’altra bella scoperta e pensare che eravamo venuti da queste parti per vedere St. Tropez ed al primo giorno già ci siamo gustati due piacevoli sorprese. Anche qui, percorriamo più volte i vicoli, curiosando tra i vari negozietti, senza farci attrarre dalla voglia di acquistare. Per chi dovesse venire qui e fare il nostro stesso percorso, per le biciclette c’è un parcheggio dedicato all’interno del parcheggio del porto, con 70 posti e tanto di cartello. Alle 18,30, ormai stanchi, riprendiamo le nostre biciclette e ritorniamo verso casa, il camper, fermandoci di tanto in tanto a scattare una foto, perché la ciclabile costeggia il mare ed è una finestra sempre aperta sul golfo di St, Tropez, che si trova proprio dall’altra parte del golfo e domani sarà la nostra meta. Cena, tv e nanna. Domenica 24 aprile. Appena svegli, notiamo che il sole fa capolino tra l’oblò e capiamo che sarà un’altra splendida giornata. Facciamo colazione e guardando il mare ci verrebbe voglia di prendere le sdraio ed oziare sulla spiaggia facendoci scaldare da un bel sole, ma la nostra meta è lì, a 9 km da noi e quindi risaliamo in sella alle nostre biciclette e partiamo. Anche la ciclabile verso St. Tropez è molto bella, sempre segnalata e per molti tratti pianeggiante. Alle 9,00 siamo già a St. Tropez, la città dorme ancora, ma questo l’abbiamo capito dopo. Parcheggiamo le biciclette vicino ad una piazza, dove non c’è nessuno, i negozi sono ancora chiusi e le strade deserte. Per essere sinceri, non ci siamo preparati una cartina, perché la decisione di venire da queste parti è stata presa la mattina del 22 guardando le ultime previsioni dell’aeronautica militare. Ci guardiamo un po’ intorno e decidiamo un po’ spaesati, di intraprendere un percorso pedonale in salita che indica un castello ed un percorso panoramico. Dopo poche centinaia di metri in salita il percorso diventa pianeggiante e giungiamo ai piedi di una scalinata che porta ad un castello denominato “ La Citadelle de Saint – Tropez” al cui interno si accede pagando 3 euro a testa ed oltre a godere di uno splendido panorama sul golfo e sulla città, si visita anche il museo della storia marittima di St. Tropez. Non ci facciamo scappare l’occasione di scattare foto che ritraggono sia il golfo, si vede chiaramente dall’altra parte la città di St. Maxime, che abbiamo visitato ieri, che il porto di St. Tropez, con il suo faro. Finita la visita, ripercorriamo scendendo la scalinata e davanti a noi si aprono i vicoli della città vecchia, accessibili solo a piedi e che cominciano a riempirsi di turisti. Quella che al nostro arrivo ci sembrava una città vuota e silenziosa, comincia ad animarsi. Sono le 10,30 ed anche gli ultimi negozi ancora chiusi, aprono, i bar ed i caratteristici pub, cominciano a servire cappuccini e brioche, ma qualcuno fa colazione con ostriche e Champagne. Ci perdiamo volutamente in tutti i vicoli possibili, scoprendo angoli fiabeschi e continuando a scattare foto, finchè non scendiamo giù fino in fondo, dove c’è il porto e una serie di barchette da pochi euro, attraccate. Pochi euro? Ci sono yacht da perdere la testa e le macchine che più passano per la strada sono Ferrari e Porsche. Dando un’occhiata ai prezzi dei menù esposti fuori dai ristoranti, notiamo che i prezzi sono notevolmente alti, almeno per noi. Una semplice pizza margherita parte da 12 euro per finire a 18 euro, per non parlare dei primi piatti, decidiamo così di mangiare una bella baguette ripiena di jambon ed Emmental, alla modica cifra di euro 5,50 l’una e ci accomodiamo su una panchina, posta sotto le mura del porto con il sole proprio di fronte a noi che ci scalda e forse ci abbronza anche un po’. Fino alle 14 ci rilassiamo un po’, la fatica per noi vecchietti, comincia a farsi sentire e poi al sole si sta divinamente. Ripartiamo sempre a piedi verso il faro, percorrendo le mura del porto un po’ su ed un po’ giù, scattando sempre delle foto e poi ci riaddentriamo per i vicoli, alla ricerca di qualche angolo che ancora non abbiamo scoperto. Quasi casualmente, percorrendo la via “Montenapoleone” di St. Tropez, dove ci sono tutti i negozi di lusso, da Valentino a Dior, da Prada a Tods ecc. ecc., giungiamo nella piazza, dove alle 9 avevamo parcheggiato le biciclette, pensando ad una città deserta e scoprendo invece che era piena di gente ed i tavolini dei bar e pub erano pieni di turisti. Evidentemente le notti qui sono lunghe ed il risveglio mattutino è ritardato. Sono le 17,30, ci aspettano circa 9 km di bicicletta, si è alzato un po’ di vento che ci renderà il percorso di rientro un po’ più duro e decidiamo di rientrare al camper. Siamo molto soddisfatti, si ci è piaciuta St. Tropez.
Domani si riparte per rientrare, la partenza sarà abbastanza presto, perché vogliamo passare la Liguria quando ancora tutti sono fermi, perché è sempre una zona critica e non abbiamo voglia di fare lunghe code. Una volta al camper, dopo aver caricato le biciclette, abbiamo ancora il tempo, prima di cenare, di fare un salto in spiaggia, per un po’ di sole d altre foto. Ci prepariamo poi alla cena, guardando la tv e seguendo sul televideo la vittoria della Juventus a Firenze, consapevoli che il 5° scudetto di fila è ormai conquistato. Lunedì 25 aprile L’adunata suona presto, questa mattina. Claudia, a cui piace dormire, fa veramente fatica ad alzarsi, ma sono imperterrito e non mi lascio corrompere dai suoi invitanti sguardi. Ore 7,30, giù dal letto, colazione, scarico acque grigie e partenza. Sono le 8,30, il campeggio l’ho pagato il giorno di arrivo, quindi direzione casa, con percorso inverso, con sosta a St. Maxime, per fare il pieno di gasolio ad euro 1,070 al l, non male direi. Il rientro fila perfettamente come da previsione, non facciamo nemmeno un km di fila, ci piange il cuore tornare così speditamente, i panorami della costa azzurra che si intravedono dall’autostrada sono sempre più invitanti, ma se non mi sono fatto corrompere dalla moglie non ci riuscirà nemmeno l’azzurro del mare. Una sosta per un pranzetto veloce, caprese e frutta ed alle ore 16,45 arriviamo a casa, giusto in tempo per festeggiare con matematica certezza lo scudetto della Juventus. Considerazioni finali Per chi è più vicino di noi (540 km) è un giro che si può fare anche in un week end, naturalmente preferibilmente non in alta stagione, un po’ per i prezzi ma soprattutto per il caos di persone. I francesi, come sempre, sono gentili e ben disposti verso i turisti ed i camper. Noi abbiamo preferito sostare nel campeggio, ma qualche camper in libera lo abbiamo visto ed erano sia Italiani che Francesi, inoltre a St. Maxime ed a Port Grimaud, abbiamo visto due aree sosta comunali. Consigliamo di portare le biciclette, visto che c’è una bella ciclabile oppure uno scooter e se riuscite, cercate di arrivare con il serbatoio quasi vuoto, perché il gasolio, se fatto al self services e pagato con carta di credito, costa meno. Noi abbiamo percorso circa 1.100 km ad una media di 10 km/l, abbiamo consumato 110 litri di gasolio al costo medio tra quello messo in italia e quello messo in Francia di euro 1,1025 per una spesa totale di euro 121 circa, più euro 40,40 di campeggio, aggiungiamo i camogli in autostrada, le baguette a St. tropez,e due calamite come souvenir e l’entrata al castello/museo, il totale speso per quasi tre giorni è stato di euro 200,00.

domenica 5 marzo 2017

IN CAMPER TRA LE VIGNE

Un weekend in camper. Sai che novità,  quanti di voi ne hanno fatti. Tanti di voi e tanti weekend ed anche per noi è così.  Ma abbiamo voluto provare una sosta diversa. Una sosta in agriturismo. Essere accolti come al Grand hotel dalla titolare, essere accompagnati al punto di sosta, come quando in hotel ti accompagnano alla camera, essere cioè turisti accolti con tutti gli onori, anche se camperisti.  E già questa è  stata una bellissima sensazione.  Poi il punto sosta. Ma dove signora qui? Ho chiesto. Certo mi dice lei, qui, così domattina si sveglia con la vista del castello. Si ma siamo vicino alla vigna, quasi in mezzo. E la titolare mi dice, non si preoccupi, voi rispettate l'ambiente che vi circonda e non ci sono problemi. Essere accolti anche se camperisti, non accade spesso, anzi a volte non veniamo accolti,  ci sopportano. Quindi posizioniamo il camper, è buio ma, quando spegni il motore, sssss, silenzio. Non una macchina che passa, non un bus, non un treno, solo il rumore del vento.  Che meraviglia. Ma non finisce qui. Hai fame e quindi ancora la signora di prima, ti accoglie nel suo ristorante. Siamo in sei, ti aspetti il solito tavolo rotondo o la tipica tavolata lunga e rettangolare ed invece i tavoli sono uniti e formano un quadrato, siamo due per lato, ed in mezzo tanto tanto spazio. Ci divertiamo a far rotolare la bottiglia dell'acqua per passarla tra noi. Insomma, é quell'insolito che affascina. E per tutta la  cena la titolare ci intrattiene più volte, con aneddoti e racconti, ti consiglia il vino e ti spiega com'è stata lavorata l'uva per arrivare al vino che stai bevendo e poi abbiamo il cane, e non solo può entrare ma la titolare se lo coccola. Insomma, ci sentiamo propio bene. A mezzanotte torni in camper, sempre nel silenzio,  ti addormenti e sai che ti sveglierai non per il rumore di un cassonetto che viene svuotato, ma per il cinguettio di un uccellino. 

Grazie ad In Camper con Gusto che ci ha organizzato questo weekend.