lunedì 30 gennaio 2017

Il nostro viaggio a Capo Nord quarta parte









DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE

QUARTA PARTE

LUNEDI’ 31 MAGGIO STOCCOLMA – HUDIKSVALL -SUNDSVALL - HARNOSAND   KM. 426

Ed eccoci svegli, sempre di primo mattino. Abbiamo proprio dormito bene, temperatura ideale in camper e silenzio. Abbiamo ricaricato le pile e quindi Capo Nord arriviamo. In verità oggi deve essere una tappa di avvicinamento a Rovaniemi, dove c’è Babbo Natale, ma inaspettatamente scopriamo un’area sosta con un panorama incredibile, e dopo solo, si fa per dire, 426 km, decidiamo di fermarci e fare tappa ad Harnosand. Ma andiamo per gradi. La strada che percorriamo è comoda e scorrevole, ma i paesaggi che ammiriamo sono diversi da quelli affrontati nella prima parte di Svezia. Qui è tutto un susseguirsi di laghetti ed insenature pianeggianti dove il mare fiancheggia l’autostrada o addirittura ci passa sotto e ti ritrovi con acqua da entrambi le parti dell’autostrada. C’è il sole e quindi il viaggio prosegue piacevolmente. Verso le 13 la fame comincia a fare capolino, così, quasi per caso ci colpisce un paesino, (scopriremo poi che c’è anche un’area sosta per camper) e decidiamo di fermarci per il pranzo. Il paese si chiama Hudiksvall, e ci portiamo sul molo dove c’è un ampio parcheggio vuoto e così posiziono il camper parallelamente al mare e mangiamo con una bella vista. Sembrano cose banali queste, ma la sensazione che ti da il camper di poterti fermare, scegliere il panorama e mangiare è impagabile.

 Dopo aver pranzato, ripartiamo, sempre con lo stesso panorama, ma poco dopo mi viene in mente di aver letto in un diario di viaggio di un paesino, Sundsvall, che è detto il paese dei draghi, perché per le vie del centro ci sono un sacco di sculture di draghetti colorati, che faranno sicuramente la felicità dei bimbi che passano da li e devo dire che anche noi siamo incuriositi e quindi ci fermiamo. All’entrata del paese, troviamo un parcheggio su sterrato, a pagamento e ci posizioniamo, anche un po’ dubbiosi se si possa parcheggiare o no. Il pagamento del parcheggio lo effettuo con carta di credito ed è irrisorio, poche decine di centesimi per 24 H. Ci incamminiamo a piedi e subito siamo in centro, dove in effetti troviamo tutta una serie di statue di piccoli draghetti colorati e ci facciamo prendere dalla mania di footografarli e quindi ogni draghetto una foto.  








Ma il paesino non è solo draghetti, ci sono dei bei palazzi, negozi, una bella chiesa ed una fontana che spruzza zampilli di acqua da terra verso l’alto dove troviamo dei bambini che si divertono a passarci un mezzo, incuranti del fatto che si stanno bagnando completamente.


Quasi ci dispiace ripartire, ma solo perché non sappiamo ancora cosa ci apparirà sul nostro percorso. Ripartiamo quindi e non abbiamo un punto preciso per dormire, abbiamo due o tre posti che ci siamo programmati in base a dove arriveremo verso sera. La strada prosegue costeggiando il mare ed è molto scorrevole. Dopo circa 70 km di bei panorami, 
davanti a noi si palesa un ponte che sembra una cartolina. Il mare rientra profondamente verso la terra ferma, che quasi sembra un lago e la sua struttura ci lascia senza parole. Prontamente riusciamo a fargli delle foto mentre lo attraversiamo e già così siamo felici. Ma lo sguardo, proprio nel mezzo dell’attraversamento
nota sulla destra del ponte, una piccola collina da dove spuntano delle sagome bianche che con enorme stupore e poi gioia, capiamo essere dei camper. In effetti, appena finito il ponte, sulla destra, vediamo una freccia che indica la sosta camper e senza nemmeno pensarci un secondo, mettiamo la freccia a destra e saliamo su questa collinetta. Lo stupore arrivati su è immenso. Dopo nemmeno un chilometro, si apre davanti a noi una sosta camper su asfalto, ma con una vista incommensurabile. Ci sono già diversi camper parcheggiati, tutti stranieri, sono messi a muso in avanti, perché la visuale che si apre davanti a noi è, oltre al ponte, che già sarebbe una bella vista, è il mare che si spinge nell’entro terra con delle piccole isolette ed il sole alle loro spalle, che al tramonto ci regalerà una cartolina spettacolare. Ci guardiamo in faccia, e con gli occhi pieni di gioia ci abbracciamo e ci diamo un bacio o forse due o più. Il panorama è romantico, ma essere lì, con quella vistaa e così lontani da casa è un’emozione da condividere, stretti stretti. 
Son le 18,00, scendiamo dal camper, e naturalmente ci avviciniamo al bordo del parcheggio per goderci appieno il panorama. Notiamo che i componenti degli altri camper, hanno messo sedie e tavolino davanti al camper, ed in assoluta tranquillità si bevono una birra o un’ aperitivo, godendosi il tepore del sole ed il panorama. E’ un’idea che non ci lasceremo scappare, ma chiudiamo il camper e ci facciamo un giro per vedere cosa c’è oltre l’area sosta. Troviamo vari cartelli che spiegano la posizione ed il nome del ponte, c’è un’albergo, un negozietto di souvenir e un bel percorso da fare a piedi nella natura, con giochi per bimbi ed una fontana caratteristica. Insomma, non è un semplice punto sosta, ma visto il panorama, è un punto che è sfruttato dal punto di vista turistico. Torniamo al camper e decidiamo di pernottare qui, non possiamo perderci il tramonto. Quindi tiriamo fuori le sedie ed uno sgabello che ci farà da tavolino, le patatine e l’aperitivo. Ci sentiamo come se avessimo conquistato la cima di una montagna. La libertà che ci stiamo godendo, nessuna vacanza te la può dare se non il camper.






Le ore scorrono piano ed oggi non siamo particolarmente stanchi, perché non abbiamo fatto molti km. Il programma era di spingerci il più a nord possibile, ma questo posto merita di essere vissuto con calma. Restiamo a vedere il sole che si specchia nel mare fino a quando non si nasconde definitivamente dietro le montagne. Solo allora, siamo pronti per andare a dormire. C’è un discreto silenzio e non facciamo fatica ad addormentarci. Siamo molto felici, oggi è stata davvero una bella giornata. Domani il programma prevede l’arrivo a Rovaniemi, la città di Babbo Natale. Sarà un’altra di quelle soste, sentite raccontare dagli altri e che fra poco, potremmo dire: noi ci siamo stati.




Ritrovarsi in tanti anche senza camper

L'occasione è stata la fiera di Lugano. Dapprima mi ha spinto la mia curiosità di vedere una nuova fiera e visitare Lugano. Tutte le volte di un viaggio verso il nord Europa,  questa città mi attrae ma non ho mai il tempo di fermarmi. Poi mano a mano che altri componenti del gruppo si aggregavano, la curiosità della fiera, ha lasciato il posto alla gioia di reincontrare alcuni amici e vederne di nuovi. Devo dire che quando fai parte di un gruppo sui social, la curiosità di conoscere dal vivo le persone con cui quasi quotidianamente scambi saluti, opinioni e pareri ti attanaglia. Però quasi mai si concretizza, vuoi per un po' di diffidenza, vuoi per la lontananza o forse per timidezza. Questa giornata a Lugano, per me resta indimenticabile,  così come altre vissute in precedenza.  Questo piccolo gruppo, Libera-Mente in Camper,  nato quasi per caso, è composto da persone meravigliose,  che in più di un'occasione hanno dimostrato sensibilità ed educazione. In questo gruppo che in questi giorni compie un anno, non si è mai litigato, nei post ci si scambia informazioni ma non si apostrofo nessuno. Ed è  così che poi nascono giornate come alla di sabato. Un giro in fiera, un brindisi, una bella tavolata a pranzo e quando arriva il momento di salutarsi,  non vorresti partire. Vorresti stare ancora li con loro,  perchè ti senti in famiglia.  Ecco, questo gruppo sembra proprio una grande famiglia. Ecco perché scrivo queste poche righe, perché voglio lasciate un ricordo di una bella giornata passata con persone speciali.
Grazie, Luca,Monia,Paola,Gabriele,Morgan e Isa.

martedì 24 gennaio 2017

Il nostro viaggio a CAPO NORD terza parte




DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE

TERZA PARTE

DOMENICA 29 MAGGIO 2016 CELLE–ODENSE–COPENAGHEN–PONTE ORESUND–MALMO–HELSINGBORG–GRANNA   KM. 955

E’ domenica, ma oggi ci aspetta un’altra giornata impegnativa, i Km da percorrere sono molti e perciò di buona lena ci si sveglia per le ore 6,00, si fa colazione e si riparte. La spinta c’è, perché oggi passeremo dalla Danimarca alla Svezia percorrendo il famoso ponte Oresund, che collega Copenaghen a Malmo. Prima di lasciare Celle, facciamo il pieno di gasolio, siamo ancora in Germania ed il gasolio ha un buon prezzo (1,119). Dimenticavo, nei mesi antecedenti alla partenza, ho provveduto presso un’officina Fiat, ad aumentare la capacità del serbatoio a 90 litri, in modo da avere un’autonomia di circa 1.000 Km. Il nostro viaggio prosegue in direzione Danimarca. Avendo già visitato la Danimarca due anni fa e traghettato da Puttgarden, questa volta ho deciso di entrare in Danimarca via terra e quindi abbiamo varcato il confine in autostrada, trovando tra l’altro la polizia danese che stava posizionando degli sbarramenti (per via del controllo su eventuali clandestini ).
Le autostrade tedesche sono scorrevoli ed i km si fanno in tutta tranquillità ed anche quelle Danesi continuano sulla falsa riga di quelle tedesche. La voglia di vedere questa magnifica costruzione del ponte Oresund è tanta che procedo spedito senza sentire stanchezza. In questi paesi del Nord si trovano sul percorso ponti che per noi hanno dell’incredibile. Prima di arrivare a Copenaghen e poco dopo Odense, si attraversa il ponte di Storebaelt,
a pagamento euro 31,00 e finalmente verso le 17,30, arriviamo al famoso ponte dell’Oresund. Una struttura maestosa, che però ti fa una sorpresa, prima di attraversarlo, perché dapprima la strada si inabissa sotto il mare tramite un tunnel per poi risalire e darti una visione magnifica. Essendo un ponte in mezzo al mare, ed anche abbastanza alto, il vento laterale è abbastanza forte, quindi l’invito è di non distrarsi e tenere ben saldo lo sterzo con tutte e due le mani. Da qui, dall’ attraversamento di questo ponte, cominciano  per noi le emozioni di questo viaggio. Vedere ed attraversare il ponte dell’ Oresund era qualcosa che nel precedente viaggio in Danimarca non avevamo fatto ed invece in questo viaggio era il primo di tanti obbiettivi programmati.



Sinceramente non so se dalle foto riesco a trasmettervi l’emozione che si prova quando vedi l’entrata del tunnel, lo attraversi, sapendo di essere sotto il livello del mare e poi quando rivedi la luce, ti appare il ponte in tutta la sua maestosità, e lo percorri, ma vi posso assicurare che per noi è stato un bel momento del viaggio. Mentre attraversi il ponte, stai attento al vento ed ammiri la struttura e quasi non ti rendi conto del cartello che ti avvisa che sei entrato in Svezia, ma il casello che trovi alla fine, dove noi paghiamo 80 euro e la polizia che ci ferma e ci fa qualche semplice domanda di rito, in inglese, ti riportano alla realtà. Siamo in Svezia. Mamma mia, come siamo lontani da casa, ci guardiamo e con gli occhi lucidi dall’ emozione, abbiamo già percorso molti km dalla partenza, ma sappiamo che la nostra meta è ancora lontana. Secondo il programma stilato, avremmo dovuto fermarci in un paesino vicino a Malmo ed invece, complice la luce e la voglia di accorciare i tempi di avvicinamento a Capo Nord, proseguo verso Helsingborg, e poi dopo aver sostato per una cena veloce, continuo imperterrito fino a Granna, dove ci arrivo a mezzanotte circa, stanchissimo, parcheggio il camper nell’ area sosta quasi per inerzia, e ci abbandoniamo sul letto, cadendo in un sonno istantaneo. In tutto il viaggio è la giornata in cui mi sono stancato di più e sono arrivato al limite, oggi abbiamo fatto 955 km, molti anche noiosi. Questo tratto di Svezia è molto lineare e senza attrattive, l’autostrada corre veloce tra campi sterminati di orzo e avena.
Gränna è una frazione del comune di Jönköping, è posizionata sul lago Vättern ed è il punto di partenza per i traghetti diretti all'isola di Visingsö. La cittadina è inoltre importante per la produzione dei polkagris (letteralmente "maiali di polka"), caramelle a forma di bastoncino o di dado.

LUNEDI’ 30 MAGGIO 2016  GRANNA - STOCCOLMA  KM. 286

Finalmente dopo due giorni di tappe con molti km, oggi torniamo alla normalità. La nostra destinazione è Stoccolma ed i km da affrontare non sono molti.  L’autostrada corre sempre veloce e dai finestrini il paesaggio è immutato, si vedono di tanto in tanto laghetti che interrompono campi coltivati. Arriviamo a Stoccolma verso le 11 e ci dirigiamo verso l’area sosta che si trova sull’isolotto di Langholmen (Hubilscamper Via Skutskepparvagen,117), dove non avendo prenotato, ci dicono che non hanno posto, ma….per fortuna, hanno degli altri posti dislocati in un altro punto della città, non molto lontani da li. Quindi, cercando di capire e farci capire il più possibile, parlano solo svedese ed inglese, paghiamo e visto che ci hanno dato un biglietto con l’indirizzo, impostiamo il navigatore e ci dirigiamo presso l’altro punto sosta. Per fortuna ci arriviamo in pochi minuti, riattraversando il varco del traffico limitato, con tanto di telecamera, che provvede a fotografare la targa del camper. Ci arriverà poi la somma da pagare di un paio di euro. Nella sfortuna siamo stati fortunati perché questa sistemazione è migliore ed è più vicina al centro. Ci sistemiamo in un parcheggio su erba, dove c’è carico e scarico e bagni. Facciamo una bella doccia, in camper, pranziamo e poi partiamo alla scoperta del centro di Stoccolma, che dal parcheggio, si raggiunge a  piedi in pochi minuti. La giornata è soleggiata ed è piacevole perdersi per le vie del centro di Stoccolma, che ci appare in tutta la sua bellezza. La parte più caratteristica del centro, fatta di vicoli, negozi, ristoranti e monumenti, si chiama Gamla Stan. Poi visitiamo il Municipio, ed il Palazzo Reale, la piazza più antica di Stoccola (Stortorget) da dove parte la via più antica di Stoccolma, Kopmangatan.  Come ho detto la giornata è soleggiata ed ogni tanto ci rilassiamo su qualche panchina in riva al mare, dove oltre ai turisti, troviamo anche diversi giovani del posto a cui piace essere scaldati dal tepore del sole.


 
 


Passiamo una giornata veramente bella, il camper non è lontano e quindi ci godiamo per molte ore la città. Passiamo e ripassiamo tra le stradine, guardiamo e riguardiamo, monumenti e negozi, fino a quando esausti, decidiamo che è ora di tornare a casuccia (il Camper). Da domani si ritorna a puntare verso nord, con l’obbiettivo di arrivare a Capo nord in un paio di giorni.







giovedì 19 gennaio 2017

Il nostro viaggio a CAPO NORD seconda parte





DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE

Seconda parte

……Ci siete? Bene allora pronti, partenza via.
Come sapete bene la preparazione di un lungo viaggio comincia molto tempo prima della partenza ed anche questo viaggio non poteva sottrarsi a questo rituale. In famiglia ci siamo divisi un po’ i compiti, anche se vi confesso che sono un po’ come una suocera e quindi metto bocca anche nelle faccende che per antonomasia sono prettamente femminili. Quindi avendo per la prima volta un camper con il frigo grande ed una cella frigorifero capiente, Claudia ha preparato per tempo una serie di sughi congelati, che ci hanno permesso di avere soluzioni culinarie già pronte all’uso, inoltre il frigorifero è stato riempito con quanto di più possibile, in più avendo letto che l’acqua minerale avrebbe avuto un costo maggiore rispetto a quello dell’Italia, abbiamo provveduto a caricarne una buona scorta. Detto questo, come da nostra abitudine, la parte vestiario è stata caricata il week end precedente alla partenza, così come la parte alimentare non deperibile. Eccoci pronti allora a partire, non prima di aver caricato il frigorifero.


VENERDI’ 27 MAGGIO 2016 VIGNOLA- AREA SERVIZIO BELLINZONA SUD  KM 297

Per sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione, il primo pezzo di viaggio, che è semplicemente una tappa di trasferimento, ci porta, partendo alle ore 20,30 da casa, ad arrivare poco prima di mezzanotte, all’area di servizio di Bellinzona sud, passando attraverso la dogana di Chiasso, acquistando all’ultima area di servizio in Italia, la Vignetta svizzera, che prontamente incolliamo sul parabrezza. Questa sosta, ci è familiare, in quanto la utilizziamo tutte le volte che andiamo a Nord. Ci consente di passare il confine svizzero di notte in assenza di traffico e di poter ripartire la mattina dopo, in pieno giorno e goderci anche il paesaggio svizzero che non è niente male. Il Canton Ticino, ci offre le sue verdi e spettacolari montagne da cui non manca mai di vedere cascate rigogliose, che sembrano finire sulle case sottostanti. Un’annotazione mi preme, noi abbiamo un camper di Mt. 5,99 e quindi non abbiamo problemi di peso. Ha ecco dimenticavo, per poter pagare meno di traghetti e passaggio ponte, abbiamo deciso di staccare il porta moto e di non portarci le biciclette, che a viaggio finito, posso dire ci sarebbero servite solo in due occasioni, a Stoccolma ed a Oslo, ma i 50 cm in più, avrebbero inciso notevolmente sul costo totale del viaggio.

SABATO 28 MAGGIO 2016 AREA SERVIZIO BELLINZONA SUD - ROTHENBURG OB TAUBER – CELLE   KM.898

Dunque, la notte passa tranquilla e di buona lena, io sono molto mattiniero e non ho bisogno della sveglia, ci rimettiamo in viaggio, la giornata di oggi prevede un lungo trasferimento, cercheremo di arrivare il più a Nord possibile della Germania, dormendo nell’area sosta di Celle, anche questa diventata ormai familiare. Vogliamo, anzi voglio, perché Claudia odia le giornate di solo trasferimento,  arrivare a Celle, cittadina molto carina nel nord della Germania, che ha un buon punto sosta e che merita anche una visita. I km da fare sono molti, così, prevedo una sosta per il pranzo a Rothenburg ob Tauber. Questa cittadina con annessa area sosta per camper, ci è stata suggerita da Morgan Cattaneo. La scelta si rivela azzeccata. Possiamo visitare una meravigliosa città tedesca, che non conoscevamo e mangiare in tutta tranquillità. L’area sosta è a pagamento, ed è provvista di attacco per la corrente e carico e scarico.    

                                           
Il tragitto che ho scelto per arrivare in Germania è quello che dopo Bellinzona mi porta verso il passo del San Bernardino, costeggio il Liechetenstein, faccio un pezzettino di Austria (aggiro una punta del Lago di Costanza nei pressi di Lindau), dove approfitto per fare il pieno di gasolio, in quanto il prezzo è molto favorevole, (fa parte dello studio per diminuire il costo totale del viaggio) e rientro in Germania, e tramite la A7, autostrada tedesca non a pagamento, viaggio spedito verso Nord. La sosta a Rothenburg ob Tauber non mi fa deviare dal percorso, perché e vicino al tratto autostradale che percorro. Altra annotazione. Nei pressi del lago di costanza, si passano tre nazioni, Svizzera, Austria e Germania. L’autostrada Svizzera, nei pressi del lago di Costanza diventa autostrada Austriaca, dove vige l’obbligo della vignetta, quindi anche se per pochi km, sono uscito all’ultima uscita Svizzera ed ho percorso pochi km di strada statale Austriaca per poi rientrare nell’autostrada Tedesca. Questa deviazione è utile per poter fare il pieno in un distributore austriaco, non ubicato in autostrada, dove, come in Italia, il prezzo della nafta è più elevato. Il pieno in Austria è stato fatto ad euro 1,099, mentre il pieno alla partenza in Italia era stato fatto ad euro 1,201.
Rothenburg ob Tauber è una cittadina tipicamente tedesca, tappa della Strada Romantica. Rothenburg ob Tauber vuol dire Rothenburg sul Tauber, che è un fiume che scorre a valle. Rothenburg ob der Tauber è interamente circondata da mura del '300 e '400, lunghe ca. 3,5 km, per gran parte percorribili a piedi e con molte torri e porte. L'immagine della città con le sue case, le chiese e i palazzi è molto omogenea. Sebbene molto piccola, la città offre parecchie cose interessanti da vedere. Soprattutto entrando nelle stradine meno frequentate dai flussi turistici si possono scoprire degli angoli davvero incantevoli. La città è molto pulita e le macchine devono rimanere fuori (ci sono degli ampi parcheggi fuori delle mura del centro storico).
Dunque, dopo aver visitato la città e pranzato, siamo pronti per ripartire. Nel nostro viaggio verso il nord della Germania, ci accompagnerà la pioggia, a tratti anche molto forte, ma non ci facciamo scoraggiare, abbiamo un obbiettivo da raggiungere. Ad una velocità di 100 km/h di media, alle 20,30 circa, arriviamo a Celle, parcheggiamo il camper nel punto sosta, ceniamo e poi ci concediamo una passeggiata per il centro del paese. Lo conosciamo perché Celle è stato un punto sosta durante il viaggio in Danimarca di due anni prima.
                                          
Il punto sosta offre carico e scarico, ma non ha allaccio elettrico, è gratuito ed è a due passi dal centro. La passeggiata ci risulta molto gradevole, dopo tanti km seduti, sgranchire le gambe è una bella sensazione. La stanchezza si fa sentire e domani si riparte, non ci fermiamo, dobbiamo macinare altri km verso Capo Nord, sono le 22,30 si va a nanna.
Celle è una città tedesca della Bassa Sassonia. Ha un centro storico molto bello con case a graticcio. L’integrità del suo centro storico è unico nelle città tedesche di una certa importanza, perché non fù colpita dai bombardamenti della II guerra mondiale. La città è attraversata dal fiume Aller.




                              

mercoledì 18 gennaio 2017

Il nostro viaggio a Capo Nord prima parte

                    




                    DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE

                        Un bellissimo viaggio tra i paesi scandinavi, Svezia, Finlandia e Norvegia.

Capo Nord. Il viaggio sognato da tutti i camperisti. Far diventare questo sogno in realtà, ecco cosa abbiamo fatto nel giugno del 2016. Ma….ma innanzi tutto partiamo dall’inizio.
Come detto arrivare a Capo Nord è un sogno e quando si leggono i racconti di chi ci è stato, ci si scoraggia un po’: per il tempo che ci vuole, almeno un mese e per la spesa. Tutti raccontano che devi avere almeno un mese di tempo per fare tutto il giro dei paesi scandinavi e che la spesa complessiva da sostenere non è inferiore ai 4.000 euro. Ecco con questi presupposti abbiamo sempre pensato che non saremmo mai riusciti andarci. Noi un mese di tempo non l’avevamo e non l’avremo se non quando saremo andati in pensione ed il budget a disposizione era di 2.000 euro al massimo, quindi il viaggio a Capo Nord era un sogno e tale continuava ad essere. Ma poi nel 2015, l’amica Mariangela Bruno e la sua Famiglia, denominata I Paschi in Libertà, ci hanno mostrato su Facebook in tutta la sua bellezza, il loro viaggio tra Svezia, Finlandia e Norvegia. Vedere questi luoghi tramite le loro fotografie e vedere la gioia con cui si sono goduti il viaggio, mi ha fatto nascere una sana invidia ed una sana voglia di emulazione. Allora, con largo anticipo, ho cominciato a documentarmi, acquistando la cartina dei paesi scandinavi ed ho cominciato a calcolare tempi e km, partendo dal presupposto che avremmo avuto al massimo tre settimane di tempo, chiedendo al lavoro sia io che mia moglie una deroga per la terza settimana. Andando in internet si trovano diversi diari di viaggio relativi a Capo Nord, ne ho preso uno che mi sembrava completo ed ho cominciato a mettere giù velocemente, una serie di tappe imprescindibili ed a calcolare i giorni necessari per fare tutto il giro, consapevole che avendo tre settimane la tappa di avvicinamento sarebbe stata molto veloce e che qualcosa si sarebbe dovuto saltare. A posteriori, devo dire che non sono molte le cose saltate e che abbiamo visto talmente tanto ed è stato talmente bello  quello che abbiamo visto, che mi sento di consigliare questo viaggio a tutti, inoltre siamo riusciti, a rimanere in un totale di spesa moderato.
Grossomodo partendo da Vignola in provincia di Modena, siamo passati da Chiasso poi direzione Austria e su fino all’estremo nord della Germania. Ho poi scelto di entrare in Danimarca via terra ed attraverso il ponte Oresund, tra Copenaghen e Malmoe, entrare in Svezia. Visitata Stoccolma, siamo saliti in Finlandia, visitando il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi e da li direzione Capo Nord. Poi il ritorno visitando le Isole Lofoten e giù fino ad Oslo per poi riprendere il ponte Oresund e traghettare in Germania a Puttgarden. Ridiscesa la Germania con un paio di tappe intermedie prima di approdare in Italia e giungere a casa, abbiamo chiuso questo splendido ed indimenticabile viaggio, fermandoci in Svizzera da una carissima amica, Paola Da Tos Tarca e la sua famiglia, che ci ha fatto sentire come a casa nostra seppure non ci eravamo mai visti e ci eravamo scambiati solo messaggi tramite Facebook.
Che dire il viaggio tanto sognato e finalmente realizzato non poteva avere una conclusione migliore.
Ma un viaggio del genere non può essere figlio dell’improvvisazione, anche se affrontarlo da soli non è un azzardo, poiché le nazioni che ci ospiteranno, non sono ostili alla nostra categoria e quindi troveremo strutture accoglienti e possibilità di sosta a volontà, però va pianificato per crearsi in anticipo notizie sulle possibili soste. Io mi sono aiutato con i diari di viaggio di Mariangela e di altri camperisti trovati su internet e poi, siccome il viaggio lo sento mio solo se lo preparo, lo studio e lo modello a seconda delle mie necessità, ho consultato il sito “Roba da Camper”, dove ho trovato indicazioni su tutti i punti sosta in Norvegia, Svezia e Finlandia. Nei mesi che precedevano la partenza ho così preparato il percorso, le soste, le città e le attrazioni da vedere, me li sono trascritti su un foglio dove  mi sono riportato giorno per giorno le tappe, le soste ed i km da percorrere. Questa è stata la mia bibbia, che ho seguito quanto più possibile, salvo, come in ogni viaggio, alcune deviazioni dovute a decisioni prese sul momento in base a posti non previsti, ma degni di visita.
Concludo questa parte descrittiva, dicendo che la prima parte del viaggio è stata veloce, anche grazie alle autostrade tedesche ed a quelle svedesi e finlandesi, agevolata anche da un paesaggio pianeggiante ed a tratti monotono, mentre il tratto norvegese è stato più lento, in quanto la conformazione del territorio non permette la costruzione di autostrade, anzi notevoli sono le curve ed i sali-scendi, ma il paesaggio che ci ha regalato la Norvegia si è gustato anche grazie alla velocità moderata. Per le soste in Norvegia non ci sono problemi è una nazione dove abbiamo sempre trovato ospitalità, anche nei parcheggi non dedicati ai camper,  e non abbiamo mai visto divieti per i camper e poi abbiamo sempre trovato compagnia.
Eccoci allora pronti alla descrizione del viaggio, cercando di dare fondo a tutti i cassettini della memoria, visto che è passato un po’ di tempo.
Vi aspetto, seguitemi e……salite che si parte……….