martedì 24 gennaio 2017

Il nostro viaggio a CAPO NORD terza parte




DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE

TERZA PARTE

DOMENICA 29 MAGGIO 2016 CELLE–ODENSE–COPENAGHEN–PONTE ORESUND–MALMO–HELSINGBORG–GRANNA   KM. 955

E’ domenica, ma oggi ci aspetta un’altra giornata impegnativa, i Km da percorrere sono molti e perciò di buona lena ci si sveglia per le ore 6,00, si fa colazione e si riparte. La spinta c’è, perché oggi passeremo dalla Danimarca alla Svezia percorrendo il famoso ponte Oresund, che collega Copenaghen a Malmo. Prima di lasciare Celle, facciamo il pieno di gasolio, siamo ancora in Germania ed il gasolio ha un buon prezzo (1,119). Dimenticavo, nei mesi antecedenti alla partenza, ho provveduto presso un’officina Fiat, ad aumentare la capacità del serbatoio a 90 litri, in modo da avere un’autonomia di circa 1.000 Km. Il nostro viaggio prosegue in direzione Danimarca. Avendo già visitato la Danimarca due anni fa e traghettato da Puttgarden, questa volta ho deciso di entrare in Danimarca via terra e quindi abbiamo varcato il confine in autostrada, trovando tra l’altro la polizia danese che stava posizionando degli sbarramenti (per via del controllo su eventuali clandestini ).
Le autostrade tedesche sono scorrevoli ed i km si fanno in tutta tranquillità ed anche quelle Danesi continuano sulla falsa riga di quelle tedesche. La voglia di vedere questa magnifica costruzione del ponte Oresund è tanta che procedo spedito senza sentire stanchezza. In questi paesi del Nord si trovano sul percorso ponti che per noi hanno dell’incredibile. Prima di arrivare a Copenaghen e poco dopo Odense, si attraversa il ponte di Storebaelt,
a pagamento euro 31,00 e finalmente verso le 17,30, arriviamo al famoso ponte dell’Oresund. Una struttura maestosa, che però ti fa una sorpresa, prima di attraversarlo, perché dapprima la strada si inabissa sotto il mare tramite un tunnel per poi risalire e darti una visione magnifica. Essendo un ponte in mezzo al mare, ed anche abbastanza alto, il vento laterale è abbastanza forte, quindi l’invito è di non distrarsi e tenere ben saldo lo sterzo con tutte e due le mani. Da qui, dall’ attraversamento di questo ponte, cominciano  per noi le emozioni di questo viaggio. Vedere ed attraversare il ponte dell’ Oresund era qualcosa che nel precedente viaggio in Danimarca non avevamo fatto ed invece in questo viaggio era il primo di tanti obbiettivi programmati.



Sinceramente non so se dalle foto riesco a trasmettervi l’emozione che si prova quando vedi l’entrata del tunnel, lo attraversi, sapendo di essere sotto il livello del mare e poi quando rivedi la luce, ti appare il ponte in tutta la sua maestosità, e lo percorri, ma vi posso assicurare che per noi è stato un bel momento del viaggio. Mentre attraversi il ponte, stai attento al vento ed ammiri la struttura e quasi non ti rendi conto del cartello che ti avvisa che sei entrato in Svezia, ma il casello che trovi alla fine, dove noi paghiamo 80 euro e la polizia che ci ferma e ci fa qualche semplice domanda di rito, in inglese, ti riportano alla realtà. Siamo in Svezia. Mamma mia, come siamo lontani da casa, ci guardiamo e con gli occhi lucidi dall’ emozione, abbiamo già percorso molti km dalla partenza, ma sappiamo che la nostra meta è ancora lontana. Secondo il programma stilato, avremmo dovuto fermarci in un paesino vicino a Malmo ed invece, complice la luce e la voglia di accorciare i tempi di avvicinamento a Capo Nord, proseguo verso Helsingborg, e poi dopo aver sostato per una cena veloce, continuo imperterrito fino a Granna, dove ci arrivo a mezzanotte circa, stanchissimo, parcheggio il camper nell’ area sosta quasi per inerzia, e ci abbandoniamo sul letto, cadendo in un sonno istantaneo. In tutto il viaggio è la giornata in cui mi sono stancato di più e sono arrivato al limite, oggi abbiamo fatto 955 km, molti anche noiosi. Questo tratto di Svezia è molto lineare e senza attrattive, l’autostrada corre veloce tra campi sterminati di orzo e avena.
Gränna è una frazione del comune di Jönköping, è posizionata sul lago Vättern ed è il punto di partenza per i traghetti diretti all'isola di Visingsö. La cittadina è inoltre importante per la produzione dei polkagris (letteralmente "maiali di polka"), caramelle a forma di bastoncino o di dado.

LUNEDI’ 30 MAGGIO 2016  GRANNA - STOCCOLMA  KM. 286

Finalmente dopo due giorni di tappe con molti km, oggi torniamo alla normalità. La nostra destinazione è Stoccolma ed i km da affrontare non sono molti.  L’autostrada corre sempre veloce e dai finestrini il paesaggio è immutato, si vedono di tanto in tanto laghetti che interrompono campi coltivati. Arriviamo a Stoccolma verso le 11 e ci dirigiamo verso l’area sosta che si trova sull’isolotto di Langholmen (Hubilscamper Via Skutskepparvagen,117), dove non avendo prenotato, ci dicono che non hanno posto, ma….per fortuna, hanno degli altri posti dislocati in un altro punto della città, non molto lontani da li. Quindi, cercando di capire e farci capire il più possibile, parlano solo svedese ed inglese, paghiamo e visto che ci hanno dato un biglietto con l’indirizzo, impostiamo il navigatore e ci dirigiamo presso l’altro punto sosta. Per fortuna ci arriviamo in pochi minuti, riattraversando il varco del traffico limitato, con tanto di telecamera, che provvede a fotografare la targa del camper. Ci arriverà poi la somma da pagare di un paio di euro. Nella sfortuna siamo stati fortunati perché questa sistemazione è migliore ed è più vicina al centro. Ci sistemiamo in un parcheggio su erba, dove c’è carico e scarico e bagni. Facciamo una bella doccia, in camper, pranziamo e poi partiamo alla scoperta del centro di Stoccolma, che dal parcheggio, si raggiunge a  piedi in pochi minuti. La giornata è soleggiata ed è piacevole perdersi per le vie del centro di Stoccolma, che ci appare in tutta la sua bellezza. La parte più caratteristica del centro, fatta di vicoli, negozi, ristoranti e monumenti, si chiama Gamla Stan. Poi visitiamo il Municipio, ed il Palazzo Reale, la piazza più antica di Stoccola (Stortorget) da dove parte la via più antica di Stoccolma, Kopmangatan.  Come ho detto la giornata è soleggiata ed ogni tanto ci rilassiamo su qualche panchina in riva al mare, dove oltre ai turisti, troviamo anche diversi giovani del posto a cui piace essere scaldati dal tepore del sole.


 
 


Passiamo una giornata veramente bella, il camper non è lontano e quindi ci godiamo per molte ore la città. Passiamo e ripassiamo tra le stradine, guardiamo e riguardiamo, monumenti e negozi, fino a quando esausti, decidiamo che è ora di tornare a casuccia (il Camper). Da domani si ritorna a puntare verso nord, con l’obbiettivo di arrivare a Capo nord in un paio di giorni.







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