DA VIGNOLA A CAPO NORD IN TRE SETTIMANE
QUARTA
PARTE
LUNEDI’ 31 MAGGIO STOCCOLMA – HUDIKSVALL
-SUNDSVALL - HARNOSAND KM. 426
Ed
eccoci svegli, sempre di primo mattino. Abbiamo proprio dormito bene,
temperatura ideale in camper e silenzio. Abbiamo ricaricato le pile e quindi
Capo Nord arriviamo. In verità oggi deve essere una tappa di avvicinamento a
Rovaniemi, dove c’è Babbo Natale, ma inaspettatamente scopriamo un’area sosta
con un panorama incredibile, e dopo solo, si fa per dire, 426 km, decidiamo
di fermarci e fare tappa ad Harnosand. Ma andiamo per gradi. La strada che
percorriamo è comoda e scorrevole, ma i paesaggi che ammiriamo sono diversi da
quelli affrontati nella prima parte di Svezia. Qui è tutto un susseguirsi di
laghetti ed insenature pianeggianti dove il mare fiancheggia l’autostrada o
addirittura ci passa sotto e ti ritrovi con acqua da entrambi le parti
dell’autostrada. C’è il sole e quindi il viaggio prosegue piacevolmente. Verso
le 13 la fame comincia a fare capolino, così, quasi per caso ci colpisce un
paesino, (scopriremo poi che c’è anche un’area sosta per camper) e decidiamo di
fermarci per il pranzo. Il paese si chiama Hudiksvall, e ci portiamo sul molo
dove c’è un ampio parcheggio vuoto e così posiziono il camper parallelamente al
mare e mangiamo con una bella vista. Sembrano cose banali queste, ma la sensazione che ti da il camper di poterti fermare, scegliere il
panorama e mangiare è impagabile.
Dopo aver pranzato, ripartiamo, sempre con lo stesso panorama, ma poco
dopo mi viene in mente di aver letto in un diario di viaggio di un paesino,
Sundsvall, che è detto il paese dei draghi, perché per le vie del centro ci
sono un sacco di sculture di draghetti colorati, che faranno sicuramente la
felicità dei bimbi che passano da li e devo dire che anche noi siamo
incuriositi e quindi ci fermiamo. All’entrata del paese, troviamo un parcheggio
su sterrato, a pagamento e ci posizioniamo, anche un po’ dubbiosi se si possa
parcheggiare o no. Il pagamento del parcheggio lo effettuo con carta di credito
ed è irrisorio, poche decine di centesimi per 24 H. Ci incamminiamo a piedi e
subito siamo in centro, dove in effetti troviamo tutta una serie di statue di
piccoli draghetti colorati e ci facciamo prendere dalla mania di footografarli
e quindi ogni draghetto una foto.
Ma il paesino non è solo
draghetti, ci sono dei bei palazzi, negozi, una bella chiesa ed una fontana che
spruzza zampilli di acqua da terra verso l’alto dove troviamo dei bambini che
si divertono a passarci un mezzo, incuranti del fatto che si stanno bagnando
completamente.
Quasi
ci dispiace ripartire, ma solo perché non sappiamo ancora cosa ci apparirà sul
nostro percorso. Ripartiamo quindi e non abbiamo un punto preciso per dormire,
abbiamo due o tre posti che ci siamo programmati in base a dove arriveremo
verso sera. La strada prosegue costeggiando il mare ed è molto scorrevole. Dopo
circa 70 km di bei panorami,
davanti
a noi si palesa un ponte che sembra una cartolina. Il mare rientra
profondamente verso la terra ferma, che quasi sembra un lago e la sua struttura
ci lascia senza parole. Prontamente
riusciamo a fargli delle foto mentre lo attraversiamo e
già così siamo felici. Ma lo sguardo, proprio nel mezzo dell’attraversamento
nota sulla destra del ponte, una piccola collina da dove spuntano delle sagome
bianche che con enorme stupore e poi gioia, capiamo essere dei camper. In
effetti, appena finito il ponte, sulla destra, vediamo una freccia che indica
la sosta camper e senza nemmeno pensarci un secondo, mettiamo la freccia a
destra e saliamo su questa collinetta. Lo stupore arrivati su è immenso. Dopo
nemmeno un chilometro, si apre davanti a noi
una sosta camper su asfalto, ma con una vista incommensurabile. Ci sono già
diversi camper parcheggiati, tutti stranieri, sono messi a muso in avanti,
perché la visuale che si apre davanti a noi è, oltre al ponte, che già sarebbe
una bella vista, è il mare che si spinge nell’entro terra con delle piccole
isolette ed il sole alle loro spalle, che al tramonto ci regalerà una cartolina
spettacolare. Ci guardiamo in faccia, e con gli occhi pieni di gioia ci
abbracciamo e ci diamo un bacio o forse due o più. Il panorama è romantico, ma
essere lì, con quella vistaa e così lontani da casa è un’emozione
da condividere, stretti stretti.
Son le 18,00,
scendiamo dal camper, e naturalmente ci avviciniamo al bordo del parcheggio per
goderci appieno il panorama. Notiamo che i componenti degli altri camper, hanno
messo sedie e tavolino davanti al camper, ed in assoluta tranquillità si bevono
una birra o un’ aperitivo, godendosi il tepore del sole ed il panorama. E’
un’idea che non ci lasceremo scappare, ma chiudiamo il camper e ci facciamo un giro
per vedere cosa c’è oltre l’area sosta. Troviamo vari cartelli che spiegano la
posizione ed il nome del ponte, c’è un’albergo, un negozietto di souvenir e un
bel percorso da fare a piedi nella natura, con giochi per bimbi ed una fontana
caratteristica. Insomma, non è un semplice punto sosta, ma visto il panorama, è
un punto che è sfruttato dal punto di vista turistico. Torniamo al camper e
decidiamo di pernottare qui, non possiamo perderci il tramonto. Quindi tiriamo
fuori le sedie ed uno sgabello che ci farà da tavolino, le patatine e
l’aperitivo. Ci sentiamo come se avessimo conquistato la cima di una montagna.
La libertà che ci stiamo godendo, nessuna vacanza te la può dare se non il
camper.
Le ore scorrono
piano ed oggi non siamo particolarmente stanchi, perché non abbiamo fatto molti
km. Il programma era di spingerci il più a nord possibile, ma questo posto
merita di essere vissuto con calma. Restiamo a vedere il sole che si specchia
nel mare fino a quando non si nasconde definitivamente dietro le montagne. Solo
allora, siamo pronti per andare a dormire. C’è un discreto silenzio e non
facciamo fatica ad addormentarci. Siamo molto felici, oggi è stata davvero una
bella giornata. Domani il programma prevede l’arrivo a Rovaniemi, la città di
Babbo Natale. Sarà un’altra di quelle soste, sentite raccontare dagli altri e
che fra poco, potremmo dire: noi ci siamo stati.
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