lunedì 30 ottobre 2017

ECCO PERCHE' NORCIA, ECCO PERCHE' LA CIOCCOLATERIA VETUSTA NURSIA, ECCO PERCHE' ARIANNA VERUCCI.

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UN CUORE PER NORCIA


  


      LIBERA-MENTE IN CAMPER





Era il primo pomeriggio del 01/11/2016 ed ero seduto sul divano al calduccio e guardavo la tv assieme a mia moglie. Erano giorni che ascoltavamo le  notizie che giungevano dall'Umbria, Lazio e Marche, dove un forte terremoto aveva creato danni incalcolabili, quindi l'animo era già di per se triste, anche se purtroppo, bisogna dirlo onestamente, finché certe cose non ti capitano personalmente, ti sembrano sempre lontane. Dicevo ero sul divano, ore 11,54,quando sul gruppo, Arianna Verucci, mette un post, anzi mette il seguente post: Buongiorno vi chiedo un aiuto ho bisogno di un camper è urgente siamo disperati è tanto freddo. Resto basito. Io sono sul divano, al caldo e loro sono al freddo per strada. Ci metto poco a realizzare che dovevo fare qualcosa, non che avessi possibilità economiche da poter da solo risolvere la situazione, ma dovevo provare a fare un po di telefonate per almeno non rimanere inerte, davanti ad una simile richiesta di aiuto. Subito chiamo un amico del gruppo, che ha un'officina di riparazioni di camper e mi propone un paio di soluzioni, ma i camper non sono di sua proprietà, quindi non riusciremmo a regalarli. Quindi penso ad una colletta, ma anche in questo caso, la solidarietà si manifesta meglio a parole che a fatti ed allora sentitomi con Arianna, le propongo un camper usato da acquistare, dove chiediamo al proprietario di accontentarsi di un prezzo equo e decido di non farle pagare il passaggio di proprietà. Arianna, che ho imparato a conoscere in questo anno, non si fa certo intimorire e siccome anche lei è una persona decisa che non si arrende e non piange sulle macerie, mi dice ok, portatelo. Ma potevo portargli un camper vuoto? Ed è qui che alcune persone del gruppo, che nemmeno avevo mai visto, in pochi giorni, hanno raccolto quanto più possibile.


Vestiti, coperte, giocattoli e ci siamo adoperati anche per dare un cavo di corrente lungo almeno 30 Mt e poi, ancora un po di vettovaglie per rendere vivibile il camper e dei generi alimentari di prima sussistenza. Insomma grazie a Franca Baroncini, Giuliana Castori, Marco Malavasi, Raffaella Casalgrandi, Barbara Bassi, Alan Monari ed anche i miei genitori, in quattro giorni, abbiamo raccolto molto, tanto da riempire una macchina e mezzo camper. Quando domenica 6 novembre, siamo arrivati a Norcia, si è chiuso lo stomaco e davvero ci siamo trovati nel mezzo di un disastro. Ma oltre alle macerie che avevamo intorno dappertutto, erano gli sguardi delle persone ed in particolare quello di Arianna, mi che mi hanno colpito. Queste persone vagavano per le strade, in cerca di qualcosa o qualcuna che li aiutasse, ma non abbiamo trovato un gran coordinamento. Abbiamo scaricato tutto ciò che avevamo portato, sistemato il camper nel parcheggio che ci hanno indicato e poi per rispetto nei loro confronti, mestamente siamo ripartiti per tornare, ma avevamo il cuore a pezzi. Non ho dimenticato per lunghi periodi, quegli sguardi, quelle macerie, quegli abbracci e quelle mani che ti stringevano, cercando di trovare la forza per andare avanti nei nostri sguardi e nel nostro calore. Devo dire che sono tornato a Norcia a distanza di circa nove mesi, ed ho trovato ancora in molti di loro gli stessi sguardi, ma non in Arianna. Lei è un esempio, una donna forte o che si fa forza e che in quest'anno non ha subito solo il terremoto che ha rischiato di fermare per sempre la sua attività, che gli ha reso inagibile la casa, ma ha anche altre disavventure familiari che avrebbero come si suol dire, ucciso un elefante. Ecco perchè Norcia, ecco perchè la Cioccolateria, ecco perchè Arianna. Lei con le sue sole forze, ha rimesso in piedi l'azienda ed ha ridato speranza a se stessa ed alle famiglie dei suoi operai, lei ha dato forza e coraggio ad altre aziende, lei non ha pensato solo a se stessa, ma molta della roba che abbiamo portato, l'ha distribuita ai concittadini. Un affetto personale mi lega a lei ma anche il gruppo, che ha saputo rispondere, oggi è chiamato ad un'altra prova importante, quella di far sentire ancora che ci siamo e che non li abbandoniamo. Ecco perchè Norcia, ecco perchè la Cioccolateria, ecco perchè Arianna.

LA CIOCCOLATERIA OGGI



LA CIOCCOLATERIA OGGI
                       
                                              
                                              PER NON DIMENTICARE
                                                       
                                                     

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